LA LAMA E LA CROCE

In uscita alla prossima manifestazione francese di Angouleme 2016. Una nuova storia divisa in due tomi intitolata “La lama e la croce“, edito da Mosquito.

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Il periodo storico in cui si muovono i personaggi di questa storia, è uno dei più controversi, violenti e bui dell’intera storia europea, e anche se nelle prime pagine di flasback la datazione del racconto è dichiarata alla fine del ‘500, il corpo centrale della storia parte ben sette anni dopo l’inizio di quella che gli storici in seguito definiranno come la Guerra dei Trent’anni.

Ma anche se appare come una guerra che contrapponeva i cattolici ai protestanti, nascondeva dietro alle mere ragioni religiose, anche i soliti motivi che da sempre hanno giustificato ogni guerra: controllo di altri territori, egemonie commerciali, vecchie rivalse, antagonismi tra regnanti, invidie, gelosie familiari e sete di potere.

In questo periodo la Spagna, comandata con fermezza dal Conte Duca di Olivares, dopo anni di egemonia indiscussa, sta vivendo un momento di crisi, prologo di quel lento declino che la contraddistinguerà negli anni a venire ma che ancora la definisce come una delle più grandi potenze del periodo e, decisa a non mollarlo, cerca di mantenere questo suo primato con orgoglio e fermezza.

In Francia Richelieu è occupato con le tensioni continue procurategli dagli ugonotti, e le vicende la fanno correre spedita verso quello che sarà uno scontro con i protestanti e che confluirà con l’assedio de La Rochelle, ma il cardinale preoccupato anche del costante potere dei due rami degli Asburgo, quello spagnolo e quello austriaco, progetta strategie future che tendano ad indebolirli.

A Roma papa Urbano VIII, preoccupato delle guerre in terre germaniche pretende informazioni precise ed attendibili sulle dinamiche degli equilibri di potere tra i vari principati ed elettori tedeschi, preoccupato dalla formazione di possibili alleanze sfavorevoli alla Chiesa.

Intanto Wallestein, a capo dell’esercito imperiale, sta combattendola sua guerra contro Cristiano di Danimarca, e nel gioco continuo e comune dei cambiamenti di fronte, l’imprevedibilità delle alleanze rende insicura anche quella che sembra la marcia verso una possibile vittoria.

In un panorama così complesso fatto di alleanze e giochi tra potenze, si alternano le incerte vicende che accompagnano le battaglie che imperversano nelle terre di Germania tra epidemie e pestilenze, tra popoli che combattono contro la fame e gli stenti, oltre ad essere gravati dalle tasse che i loro signori sono costretti ad imporre per finanziare i loro eserciti.

Così, si presenta l’Europa nell’anno di grazia: 1625.

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